La facciata della chiesa di San Pietro Celestino in sobrio stile barocco, risale al 1899, come indicato nell'epigrafe affissa, ad opera dei fratelli feneziani. il cattivo stato di conservazione in cui si trovava, causato principalmente dall'esposizione agli agenti atmosferici e da una prolungata incuria da parte dell'uomo, è stato ulteriormente aggravato dagli eventi sismici che hanno colpito il territorio abruzzese nell'aprile del 2009. Le violente scosse hanno infatti provocato danni strutturali evidenziati in facciata da profonde lesioni, come quelle sul timpano, alle basi delle statue laterali e della Croce in sommità , sul cornicione del primo ordine e in prossimità  degli architravi delle aperture. L'intervento di restauro si è svolto per fasi: una prima fase conoscitiva caratterizzata da ricerche storiche, analisi strutturali e materiche. Seguita dalla fase di diagnosi in cui si è cercato di risalire alle cause che hanno prodotto lo specifico stato di degrado. successivamente è iniziata la vera e propria fase di restauro, partendo dagli interventi strutturali: iniezioni con malte di calce, scuci-cuci, inserimento di barre in acciaio per migliorare i collegamenti degli elementi pericolanti come le statue e la Croce sommitale, seguiti da accorgimenti tecnici per migliorare il reflusso delle acque meteoriche. Si è proceduto poi alla fase di pulizia degli intonaci dai danni causati dalle infiltrazioni d'acqua, croste, efflorescenze, e presenza di vegetazione spontanea. Infine la fase di ripristino dei decori originali, caratterizzata dal rifacimento delle cornici e delle modanature, la ricomposizione delle parti mancanti, e la ritinteggiatura con colorazioni originali.

Arch. Massimo Baiocco, Ing. Andrea Amico

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